Lo scandalo infine c’è, ed è quello di un amministratore diocesano (di Savona – Noli) che, professando l’ignoranza come argomento (vedi i post precedenti), osa opporsi al successore di Pietro scelto dallo Spirito Santo.

Le risibili argomentazioni addotte per giustificare l’ingiustificabile decisione di vietare le S. Messe secondo la forma straordinaria del rito romano, hanno trovato risalto non soltanto sulla stampa locale (vedi il collegamento alla cronaca ligure del “Giornale” del 27 settembre) ma anche nei siti internazionali tra i quali il seguitissimo “Rorate Caeli”, blog americano “saepe noster” che può contare su parecchie migliaia di visite giornaliere.

E scandalo è, senza dubbio; ma a dividere non è l’antica forma del rito bensì la moderna arroganza che porta a chiedersi se tanti zelanti sabotatori del Papa e dela Fede Cattolica si rendano conto non solo di essere “strumenti del diavolo”, secondo la terribile e felice definizione dell’Arcivescovo Ranjith, ma di essere autori, complici e mallevadori di divisioni rancorose.

Mentre è impossibile non giudicare con disprezzo azioni tanto indegne, preghiamo perché il Signore abbia pietà dei loro responsabili, aiutandoli a evitare la compagnia di quelle tenebre eterne nella cui ombra hanno scelto di camminare.