Lo scandalo infine c’è, ed è quello di un amministratore diocesano (di Savona – Noli) che, professando l’ignoranza come argomento (vedi i post precedenti), osa opporsi al successore di Pietro scelto dallo Spirito Santo.
Le risibili argomentazioni addotte per giustificare l’ingiustificabile decisione di vietare le S. Messe secondo la forma straordinaria del rito romano, hanno trovato risalto non soltanto sulla stampa locale (vedi il collegamento alla cronaca ligure del “Giornale” del 27 settembre) ma anche nei siti internazionali tra i quali il seguitissimo “Rorate Caeli”, blog americano “saepe noster” che può contare su parecchie migliaia di visite giornaliere.
E scandalo è, senza dubbio; ma a dividere non è l’antica forma del rito bensì la moderna arroganza che porta a chiedersi se tanti zelanti sabotatori del Papa e dela Fede Cattolica si rendano conto non solo di essere “strumenti del diavolo”, secondo la terribile e felice definizione dell’Arcivescovo Ranjith, ma di essere autori, complici e mallevadori di divisioni rancorose.
Mentre è impossibile non giudicare con disprezzo azioni tanto indegne, preghiamo perché il Signore abbia pietà dei loro responsabili, aiutandoli a evitare la compagnia di quelle tenebre eterne nella cui ombra hanno scelto di camminare.
2 commenti
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novembre 16, 2010 a 9:31 PM
Aldo Barsali
Il Papa ha dato facoltà, ma non impone. Il vescovo è successore degli apostoli e i presbiteri della diocesi agiscono per sua delega. Da scandalo ed è “strumento del diavolo”chi “giudica con disprezzo azioni tanto indegne”. “Oboedientia et pax” (motto di Giovanni XXIII).
Avvento: tempo propizio per il sacramento della penitenza!
Maggio 12, 2012 a 1:28 am
adaltaredei
Caro Barsali, legga bene il motu proprio di Benedetto XVI, che impone ai vescovi di non ostacolare i sacerdoti e di provvedere qualora questi non siano disponibili o capaci; quindi rifletta bene sulle affermazioni su chi dà scandalo: potrebbe trovare ingombrante, a quel punto, la compagnia di molti vescovi. Non dò giudizi su di lei ma prego che possa ritrovarsi con il successore di Pietro ed un altro successore degli apostoli, Mons. Ranjith, autore del giudizio che Lei contesta. Davvero un successore degli apostoli (che ha formulato il giudizio da Lei contestato), è strumento di Satana? E perché solo lui e non gli altri? Saluti, pace e bene.